sburubum
l'eco se bell'
sabato, maggio 20, 2006
giovedì, maggio 11, 2006
proposta
Mettete dei fiori nei nostri cannoni
era scritto in un cartello
sulla schiena di ragazzi
che senza conoscersi,di città diverse,
socialmente differenti
in giro per le strade della loro città cantavano
la loro proposta,ora pare ci sarà un'inchiesta
tu come ti chiami? Sei molto giovane
Me ciami Brambilla e fu l'uperari
lavori la ghisa per pochi denari
e non ho in tasca maila lira
per poter fare un ballo con lei
mi piace il lavoro,ma non son contento
non è per i soldi che io mi lamento,ma per questa gioventù
c'avrei giurato che mi avrebbe dato di più
Mettete dei fiori nei vostri cannoni
perché non vogliamo mai nel cielo
molecole malate,ma note musicali
che formano gli accordi
per una ballata di pace,di pace, di pace
Anche tu sei molto giovane,quanti anni hai?
E di che cosa non sei soddisfatto?
Ho quasi vent'anni e vendo giornali
girando quartieri fra povera gente
che vive come me,che sogna come me
sono un pittore che non vende quadri
dipingo soltanto l'amore che vedo
e alla società non chiedo che la mia libertà
Mettete dei fiori nei vostri cannoni
perché non vogliamo mai nel cielo
molecole malate,ma note musicali
che formano gli accordi
per una ballata di pace,di pace, di pace
E tu chi sei? Non mi pare che abbia di che lamentarti...
La mia famiglia è di gente bene
con mamma non parlo,col vecchio nemmeno
lui mette le mie camiciee poi critica se vesto così
guadagno la vita lontano da casa
perché ho rinunciato ad un posto tranquillo
ora mi dite che ho degli impegni
che gli altri han preso per me
Mettete dei fiori nei vostri cannoni
perché non vogliamo mai nel cielo
molecole malate,ma note musicali
che formano gli accordi
per una ballata di pace,di pace, di pace
mercoledì, maggio 10, 2006
niente da capire
Le stelle sono tante, milioni di milioni,
la luce dei lampioni si confonde con la strada lucida.
Seduto o non seduto, faccio sempre la mia parte,
con l'anima in riserva e il cuore che non parte.
Però Giovanna io me la ricordo ma è un ricordo che vale dieci lire.
E non c'è niente da capire.
Mia moglie ha molti uomini,
ognuno è una scommessa perduta ogni mattina nello specchio del caffè.
Io amo le sue rughe ma lei non lo capisce,
ha un cuore da fornaio e forse mi tradisce,
però Giovanna è stata la migliore,
faceva dei giochetti da impazzire.
E non c'è niente da capire.
Se tu fossi di ghiaccio ed io fossi di neve,
che freddo amore mio, pensaci bene a far l'amore.
È giusto quel che dici ma i tuoi calci fanno male,
io non ti invidio niente, non ho niente di speciale.
Ma se i tuoi occhi fossero ciliege io non ci troverei niente da dire.
E non c'è niente da capire.
È troppo tempo amore che noi giochiamo a scacchi,
mi dicono che stai vincendo e ridono da matti,
ma io non lo sapevo che era una partita,
posso dartela vinta e tenermi la mia vita.
Però se un giorno tornerai da queste parti,
riportami i miei occhi e il tuo fucile.
E non c'è niente da capire
giovedì, maggio 04, 2006
julian
Fosse stato italiano lo avrebbero chiamato 'madonnaro'.
In effetti, gli strumenti di lavoro sono gli stessi:
gessetti colorati, marciapiedi e fantasia.
Ma Julian Beever, inglese di nascita, è molto di più:
è un genio del disegno su strada,
un illusionista che trasforma le sue pitture
in vere e proprie creazioni in 3D.
Basta guardarle dall'angolazione giusta:
la tecnica, in gergo, si chiama anamorfismo
ed è nota sin dai tempi di Leonardo da Vinci.
Beever, che con i suoi gessetti ha girato Europa,
Stati Uniti e Australia, è diventato famoso in tutto il mondo
grazie a una e-mail a catena diffusa sul web.
E le foto hanno lasciato tutti a bocca aperta.
laRepubblica.it