Per tutti coloro che sono nati negli anni '70-'80...
Lo scopo di questa missiva é quello di rendere giustizia a una generazione, quella di noi nati tra gli anni '70 e gli inizi degli anni '80 (anno più, anno meno), quelli che vedono la casa acquistata allora dai nostri genitori valere oggi 20 o 30 volte tanto, e che pagheranno la propria fino ai 50 anni.
Noi non abbiamo fatto la Guerra, né abbiamo visto lo sbarco sulla luna, non abbiamo vissuto gli anni di pimobo né abbiamo votato il referendum per l'aborto e la nostra memoria storica comincia coi Mondiali di Italia '90. Per non aver vissuto direttamente il '68 ci dicono che non abbiamo ideali, mentre ne sappiamo di politica più di quanto credono e più di quanto sapranno mai i nostri fratelli minori e discendenti. Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo,però ci sentivamo dire, e lo sentiamo ancora, che abbiamo avuto tutto, nonostante quelli che sono venuti dopo di noi sì che hanno avuto tutto, e nessuno glielo dice.
Siamo l'ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie, a saltare la corda, a giocare a lupo, a un-due-tre-stella, e allo stesso tempo i primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere andati ai parchi di divertimento o aver visto i cartoni animati a colori.
Abbiamo indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di elefante e con la cucitura storta; la nostra prima tuta è stata blu con bande bianche sulle maniche e le nostre prime scarpe da ginnastica di marca le abbiamo avute dopo i 10 anni. Andavamo a scuola quando il 1 novembre era il giorno dei Santi e non Halloween, quando ancora si veniva bocciati, siamo stati gli ultimi a fare la Maturità e i pionieri del 3+2...
Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto sorbirci Sentieri e i Visitors, Twin Peaks e Beverly Hills (ti piacquero allora, vai a rivederli adesso, vedrai che delusione). Abbiamo pianto per Candy-Candy, ci siamo innamorate dei fratelli di Georgie, abbiamo riso con Spank, ballato con Heather Parisi, cantato con Cristina D'Avena e imparato la mitologia greca con Pollon. Siamo una generazione che ha visto Maradona fare campagne contro la droga.
Siamo i primi ad essere entrati nel mondo del lavoro come Co.Co.Co. e quelli per cui non gli costa niente licenziarci. Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo, come se non avessimo vissuto nessun avvenimento storico. Abbiamo imparato che cos'è il terrorismo, abbiamo visto cadere il muro di Berlino, e Clinton avere relazioni improprie con la segretaria nella Stanza Ovale; siamo state le più giovani vittime di Cernobyl; quelli della nostra generazione l'hanno fatta la guerra (Kosovo, Afghanistan, Iraq,ecc.); abbiamo gridato NO NATO, fuori le basi dall'Italia, senza sapere molto bene cosa significasse, per poi capirlo di colpo un 11 di settembre.
Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunque altro, abbiamo giocato a Pac-Man, odiamo Bill Gates e credevamo che internet sarebbe stato un mondo libero.
Siamo la generazione di Bim Bum Bam, di Clementina-e-il-Piccolo-Mugnaio-Bianco e del Drive-in. Siamo la generazione che andò al cinema a vedere i film di Bud Spencer e Terence Hill. Quelli cresciuti ascoltando gli Europe e Nik Kamen, e gli ultimi a usare dei gettoni del telefono. Ci siamo emozionati con Superman, ET o Alla Ricerca dell'Arca Perduta.
Bevevamo il Billy e mangiavamo le Big Bubble, ma neanche le Hubba Bubba erano male; al supermercato le cassiere ci davano le caramelline di zucchero come resto. Siamo la generazione di Crystal Ball ("con Crystal Ball ci puoi giocare..."), delle sorprese del Mulino Bianco, dei mattoncini Lego a forma di mattoncino, dei Puffi, i Voltrons, Magnum P.I., Holly e Benji, Mimì Ayuara, l'Incredibile Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella, He-Man, Lamù, Creamy, Kiss Me Licia, i Barbapapà, i Mini-Pony, le Micro-Machine, Big Jim e la casa di Barbie di cartone ma con l'ascensore. La generazione che ancora si chiede se Mila e Shiro alla fine vanno insieme.
La generazione che RICORDA l'Italia Mondiale '82, e che ci viene un riso smorzato quando ci vogliono dare a bere che l'Italia di quest'anno è la favorita...
L'ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il portapacchi della macchina all'inverosimile per andare in vacanza 15 giorni. L'ultima generazione degli spinelli...
Guardandoci indietro è difficile credere che siamo ancora vivi: viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e senza air-bag; facevamo viaggi di 10-12 ore e non soffrivamo di sindrome da classe turista. Non avevamo porte con protezioni, armadi o flaconi di medicinali con chiusure a prova di bambino. Andavamo in bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o i gomiti. Le altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale.
Non c'erano i cellulari. Andavamo a scuola carichi di libri e quaderni, tutti infilati in una cartella che raramente aveva gli spallacci imbottiti, e tanto meno le rotelle!!
Magiavamo dolci e bevevamo bibite, ma non eravamo obesi. Al limite uno era grasso e fine. Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere e nessuno si è mai infettato. Ci trasmettevamo solo i pidocchi a scuola, cosa che le nostre madri sistemavamo lavandoci la testa con l'aceto.
Non avevamo Playstation, Nintendo 64, videogiochi, 99 canali televisivi, dolby-surround, cellulari, computer e Internet, però ce la spassavamo tirandoci gavettoni e rotolandoci per terra tirando su di tutto; bevevamo l'acqua direttamente dalle fontane dei parchi, acqua non imbottigliata, che bevono anche i cani! E le ragazze si intortavano inseguendole per toccar loro il sedere e giocando al gioco della bottiglia o a quello della verità, non in una chat dicendo :) :D :P Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e abbiamo imparato a crescere con tutto ciò.
Tu sei uno dei nostri? Congratulazioni! Invia questo a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di crescere come bambini
bè,che dire mi hai fatto ricordare del billy...quando mia mamma lo comprava io avevo forse 4 anni ed era una festa c'avevo pure la maglietta... hai dimenticato però che eravamo anche quelli che andavano alla macchia a raccogliere i "ciciuizzi",che quando i genitori lavoravano non rimanevano con la baby-sitter ma con i nonni ad ascoltare le loro storie d'avanti alla stufa a legna e a tostare magari le mandorle,a prendere lo "zoccolo" negli stinchi quando si sbagliava e a ricevere un semplice bravo quando si faceva la cosa giusta ed eravamo contenti,e ringrazio i miei nonni prima dei miei genitori che nella loro umiltà mi hanno tirato su come sono.
...già!sono venute anche a me tante cose in mente...siamo stati e siamo, è vero, una generazione molto particolare...una linea di passaggio tra quello che era e quello che sarà...probabilmente siamo anche i primi a ritornare al tempo in cui era necessario abbandonare la propria terra se volevi trovare un lavoro. che poi almeno prima si poteva, forse, chiamare così...ora, invece, ci fanno un "contratto a progetto"... volevamo anche una vita spericolata, invece, a un certo punto non ci abbiamo più capito un cazzo e ci è scivolata via, sta vita...ci siamo fatti fregare con l'eroina e, alcuni di noi ci sono pure rimasti....se siete nati in quegli anni, come me, ricorderete anche questo. ricorderete anche che siamo stati i figli di una televisione che ci ha bruciato il cervello, fino al punto che, è vero, anche a me stanno sullo stomaco i vari :) :P :(...ma come ci stiamo parlando adesso???... siamo gli stessi che oggi prendono la merda in discoteca e non siamo più in grado di avere un rapporto sincero con una donna o con un uomo...per carità, non voglio mica generalizzare. tra noi ci sono molte persone che lottano davvero, tutti i giorni, ma io ho avuto anche le mie esperienze e ho visto tanti della nostra generazione vestirsi da fricchettoni, chiamarsi "compagni", gridare alle manifestazioni e poi grattarsi la pancia tutto il giorno davanti ad una tv a bere e fumare, che tanto ci stanno papino e mammina che mi passano i soldi a fine mese... forse sono stata un pò troppo negativa, ma penso che ci dovrebbe fare incazzare anche solo un pò il fatto di essere destinati ad essere ricordati come una massa di immagini pubblicitarie e, invece di stare qui a invidiare e cercare di fare la gara con il '68, che è stato quello che è stato, con i sui pregi e i suoi difetti, dovremmo preoccuparci di quello che lasceremo noi... il mio pensiero, questa sera, è per marco, che lotta tutti i giorni...che sicuramente è più rivoluzionario di me, perchè ha deciso di rimanere qui giù a combattere... è per michele, che la domenica deve fare gli straordinari in fabbrica se vuole che gli rinnovino il contratto... è per emanuela, che ha gli occhi troppo tristi... è per antonio, che non ce l'ha fatta e un anno fa si è fatto rubare la vita da una dose... è per me, che questa sera non mi sento proprio un granchè... è per l'anonimo che ha scritto il nono commento e mi ha fatto venire in mente tante cose belle... probabilmente il mio commento non è proprio così adatto al tema del blog, così ho deciso di lascirvi con un invito, lo stesso che mi è stato fatto tempo fa da un amico...la sera, sotto le lenzuola, chiedetevi quanto avete vissuto oggi...
...che ricordi.. io aggiungerei che siamo stati la generazione del muretto, della panchina, del parco..perchè ogni ritrovo era buono..non conoscevamo i pubs. la generazione di quelle che per rincasare anche 5 minuti più tardi pur di fare un giro in motorino (il mitico SI, mica altro)con il figo del gruppo (o almeno così credevo) spostavano le lancette in avanti..ed arrivare a casa e dire "il mio orologio" si è fermato.quelli che con i motorini arrivavano alla fiumara. quelle che sognavano il primo bacio...e non di conoscere uno in una chat. quelli che su quella panchina, in quel parco cantavano "le stelle stanno in cielo...i sogni non lo so...so solo che son pochi quelli che si avverano..sognando un futuro, che allora non ci sembrava così buio. siamo quelli che gridavano "saddam saddam assitt e parlam"..quando la guerra non coinvolgeva il nostro paese. siamo quelle che sognavano di essere "pretty woman", quelli che volevano cogliere "l'attimo fuggente" e gridare "capitano mio capitano" ...insomma le nostre gioie,i nostri divertmenti, i nostri sogni, sono da sempre fatti di piccole e spicciole cose, di attimi vissuti intensamente e semplicemente,che ci hanno permesso di crescere..e continuare a sognare
ho riflettuto a lungo sul nome di questo blog e sulla possibilità di lasciare un mio contributo, che facesse riferimento a qualcosa di bello...finalmente, oggi, mi è balzata alla mente una delle cose più belle e importanti che abbiamo nel nostro Paese. Strettamente legata alla storia dell'Italia e alla lotta di tante donne e di tanti uomini che hanno combattuto per la liberazione dall'occupazione nazi - fascista. Fortemente voluta dal popolo, nella speranza di un'Italia libera, democratica, paritaria. Mi rendo conto che descrivere oggi il nostro Paese in questo modo può sembrare un tantino irreale, ma stravolgere completamente e definitivamente la nostra Carta Costituzionale, com'è da proposta del centro destra, è l'ultimo, definitivo schiaffo che possiamo dare alla memoria delle nostre nonne e dei nostri nonni,delle numerose compagne e dei tanti compagni partigiani che hanno abbracciato il fucile e il loro, come il nostro, destino e hanno combattuto anche e soprattutto per chi resta oggi e per chi verrà domani. La Carta Cistituzionale in vigore dal 1 gennaio del 1948 è, soprattutto, un insieme di valori, di speranze e di sogni di quanti, in quegli anni, sceglievano la vita e la libertà alla schiavitù della dittatura. Se non lo avete già fatto, vi invito a visitare il sito del comitato promotore www.referendumcostituzionale.org e, magari, a scaricare il filmato da loro prodotto. Il 25 e il 26 giugno, il nostro rifuito deve essere totale e assoluto...NO! Viva l'Italia...l'Italia liberata...
Perdon, vida de mi vida Perdon.. si es que te falta amor Perdon, cariñito amado Angel adorado Dame tu perdon Jamás habra quien se pare Amor de tu amor el mío Por que si adoranta el cielo Es que el amor mío Pide tu perdon Si tu sabes que te quiero Porque tu eres la esperanza Es la dicha que si alcanzar Cuando ama, cuando ama Mi pobre corazón
Perdon, vida de mi vida Perdon.. si es que te falta amor Perdon, cariñito amado Angel adorado Dame tu perdon Jamás habra quien se pare Amor de tu amor el mío Por que si adoranta el cielo Es que el amor mío Pide tu perdon Si tu sabes que te quiero Porque tu eres la esperanza Es la dicha que si alcanzar Cuando ama, cuando ama Mi pobre corazón
ke belle, tante parole col suono di ricordi indelebili; anch'io sono figlio del 77, sono cresciuto col pane e nutella alle 16, la voglia di cambiare un paese, e alla fine travolto da passioni pericolose che hanno soltanto inaridito la mia strada...grazie per avermi fatto leggere i vostri umori, le vostre idee, le vostre emozioni; siete vivi, io no...io muoio ogni giorno che passa, sono gia morto tante volte che ormai non fa piu' notizia al mio cuore; eppure ogni mattina ardo dal desiderio di rivitalizzare la mia anima, ma alla fine mi ritrovo a fare sempre gli stessi conti con un passato che non rinnego ma che mi ha distrutto; vivete...pero' cavalcate subito l'errore commesso, perche' una volta liberato all'interno dell'anima vi consumera' in silenzio....solo tristezze in liberta'...grazie...continuate a farmi leggere la vita....grazie....
24 Comments:
ma mò gilela presti pure a Mario il fotografo, quando è che deve fare i matrimoni?
ahhhhhhhhh..
ma ti sei fatto la motazza nuova?????
:)
e che...
...amma scè jend'au desert?!
...è la tua nuova fiRanzata....bella mora
davvero bella!!!
soprattutto per il nome "the dark side":
mi sento chiamata!
mignoccone che non sei altro!!!!non avevi detto che la prima a fare un giro con quella sarei stata io???
prenotatevi!!!
..finalmente!!il tuo sogno si è avverato!....sn contenta x te..
Per tutti coloro che sono nati negli anni '70-'80...
Lo scopo di questa missiva é quello di rendere giustizia a una generazione, quella di noi nati tra gli anni '70 e gli inizi degli anni '80 (anno più, anno meno), quelli che vedono la casa acquistata allora dai nostri genitori valere oggi 20 o 30 volte tanto, e che pagheranno la propria fino ai 50 anni.
Noi non abbiamo fatto la Guerra, né abbiamo visto lo sbarco sulla luna, non abbiamo vissuto gli anni di pimobo né abbiamo votato il referendum per l'aborto e la nostra memoria storica comincia coi Mondiali di Italia '90. Per non aver vissuto direttamente il '68 ci dicono che non abbiamo ideali, mentre ne sappiamo di politica più di quanto credono e più di quanto sapranno mai i nostri fratelli minori e discendenti.
Babbo Natale non sempre ci portava ciò che chiedevamo,però ci sentivamo dire, e lo sentiamo ancora, che abbiamo avuto tutto, nonostante quelli che sono venuti dopo di noi sì che hanno avuto tutto, e nessuno glielo dice.
Siamo l'ultima generazione che ha imparato a giocare con le biglie, a saltare la corda, a giocare a lupo, a un-due-tre-stella, e allo stesso tempo i primi ad aver giocato coi videogiochi, ad essere andati ai parchi di divertimento o aver visto i cartoni animati a colori.
Abbiamo indossato pantaloni a campana, a sigaretta, a zampa di elefante e con la cucitura storta; la nostra prima tuta è stata blu con bande bianche sulle maniche e le nostre prime scarpe da ginnastica di marca le abbiamo avute dopo i 10 anni.
Andavamo a scuola quando il 1 novembre era il giorno dei Santi e non Halloween, quando ancora si veniva bocciati, siamo stati gli ultimi a fare la Maturità e i pionieri del 3+2...
Siamo stati etichettati come Generazione X e abbiamo dovuto sorbirci Sentieri e i Visitors, Twin Peaks e Beverly Hills (ti piacquero allora, vai a rivederli adesso, vedrai che delusione).
Abbiamo pianto per Candy-Candy, ci siamo innamorate dei fratelli di
Georgie, abbiamo riso con Spank, ballato con Heather Parisi, cantato con
Cristina D'Avena e imparato la mitologia greca con Pollon. Siamo una generazione che ha visto Maradona fare campagne contro la droga.
Siamo i primi ad essere entrati nel mondo del lavoro come Co.Co.Co. e quelli per cui non gli costa niente licenziarci. Ci ricordano sempre fatti accaduti prima che nascessimo, come se non avessimo vissuto nessun avvenimento storico. Abbiamo imparato che cos'è il terrorismo, abbiamo visto cadere il muro di Berlino, e Clinton avere relazioni improprie con la segretaria nella Stanza Ovale; siamo state le più giovani vittime di Cernobyl; quelli della nostra
generazione l'hanno fatta la guerra (Kosovo, Afghanistan, Iraq,ecc.); abbiamo
gridato NO NATO, fuori le basi dall'Italia, senza sapere molto bene cosa significasse, per poi capirlo di colpo un 11 di settembre.
Abbiamo imparato a programmare un videoregistratore prima di chiunque altro, abbiamo giocato a Pac-Man, odiamo Bill Gates e credevamo che internet sarebbe stato un mondo libero.
Siamo la generazione di Bim Bum Bam, di Clementina-e-il-Piccolo-Mugnaio-Bianco e del Drive-in.
Siamo la generazione che andò al cinema a vedere i film di Bud Spencer e Terence Hill. Quelli cresciuti ascoltando gli Europe e Nik Kamen, e gli ultimi a usare dei gettoni del telefono.
Ci siamo emozionati con Superman, ET o Alla Ricerca dell'Arca Perduta.
Bevevamo il Billy e mangiavamo le Big Bubble, ma neanche le Hubba Bubba erano male; al supermercato le cassiere ci davano le caramelline di zucchero come resto. Siamo la generazione di Crystal Ball ("con Crystal Ball ci puoi giocare..."), delle sorprese del Mulino Bianco, dei mattoncini Lego a forma di mattoncino, dei Puffi, i Voltrons, Magnum P.I., Holly e Benji, Mimì Ayuara, l'Incredibile Hulk, Poochie, Yattaman, Iridella, He-Man, Lamù, Creamy, Kiss Me Licia, i Barbapapà, i Mini-Pony, le Micro-Machine, Big Jim e la casa di Barbie di cartone ma con l'ascensore.
La generazione che ancora si chiede se Mila e Shiro alla fine vanno insieme.
La generazione che RICORDA l'Italia Mondiale '82, e che ci viene un riso smorzato quando ci vogliono dare a bere che l'Italia di quest'anno è la favorita...
L'ultima generazione a vedere il proprio padre caricare il portapacchi della macchina all'inverosimile per andare in vacanza 15 giorni.
L'ultima generazione degli spinelli...
Guardandoci indietro è difficile credere che siamo ancora vivi:
viaggiavamo in macchina senza cinture, senza seggiolini speciali e senza air-bag; facevamo viaggi di 10-12 ore e non soffrivamo di sindrome da classe turista. Non avevamo porte con protezioni, armadi o flaconi di medicinali con chiusure a prova di bambino.
Andavamo in bicicletta senza casco né protezioni per le ginocchia o i gomiti. Le altalene erano di ferro con gli spigoli vivi e il gioco delle penitenze era bestiale.
Non c'erano i cellulari. Andavamo a scuola carichi di libri e quaderni, tutti infilati in una cartella che raramente aveva gli spallacci imbottiti, e tanto meno le rotelle!!
Magiavamo dolci e bevevamo bibite, ma non eravamo obesi.
Al limite uno era grasso e fine. Ci attaccavamo alla stessa bottiglia per bere e nessuno si è mai infettato. Ci trasmettevamo
solo i pidocchi a scuola, cosa che le nostre madri sistemavamo lavandoci la
testa con l'aceto.
Non avevamo Playstation, Nintendo 64, videogiochi, 99 canali televisivi, dolby-surround, cellulari, computer e Internet, però ce la spassavamo tirandoci gavettoni e rotolandoci per terra tirando su di tutto; bevevamo l'acqua direttamente dalle fontane dei parchi, acqua non imbottigliata, che bevono anche i cani! E le ragazze si intortavano inseguendole per toccar loro il sedere e
giocando al gioco della bottiglia o a quello della verità, non in una chat dicendo :) :D :P
Abbiamo avuto libertà, fallimenti, successi e responsabilità e abbiamo imparato a crescere con tutto ciò.
Tu sei uno dei nostri? Congratulazioni!
Invia questo a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di crescere come bambini
bè,che dire mi hai fatto ricordare del billy...quando mia mamma lo comprava io avevo forse 4 anni ed era una festa c'avevo pure la maglietta...
hai dimenticato però che eravamo anche quelli che andavano alla macchia a raccogliere i "ciciuizzi",che quando i genitori lavoravano non rimanevano con la baby-sitter ma con i nonni ad ascoltare le loro storie d'avanti alla stufa a legna e a tostare magari le mandorle,a prendere lo "zoccolo" negli stinchi quando si sbagliava e a ricevere un semplice bravo quando si faceva la cosa giusta ed eravamo contenti,e ringrazio i miei nonni prima dei miei genitori che nella loro umiltà mi hanno tirato su come sono.
...già!sono venute anche a me tante cose in mente...siamo stati e siamo, è vero, una generazione molto particolare...una linea di passaggio tra quello che era e quello che sarà...probabilmente siamo anche i primi a ritornare al tempo in cui era necessario abbandonare la propria terra se volevi trovare un lavoro. che poi almeno prima si poteva, forse, chiamare così...ora, invece, ci fanno un "contratto a progetto"...
volevamo anche una vita spericolata, invece, a un certo punto non ci abbiamo più capito un cazzo e ci è scivolata via, sta vita...ci siamo fatti fregare con l'eroina e, alcuni di noi ci sono pure rimasti....se siete nati in quegli anni, come me, ricorderete anche questo. ricorderete anche che siamo stati i figli di una televisione che ci ha bruciato il cervello, fino al punto che, è vero, anche a me stanno sullo stomaco i vari :) :P :(...ma come ci stiamo parlando adesso???...
siamo gli stessi che oggi prendono la merda in discoteca e non siamo più in grado di avere un rapporto sincero con una donna o con un uomo...per carità, non voglio mica generalizzare. tra noi ci sono molte persone che lottano davvero, tutti i giorni, ma io ho avuto anche le mie esperienze e ho visto tanti della nostra generazione vestirsi da fricchettoni, chiamarsi "compagni", gridare alle manifestazioni e poi grattarsi la pancia tutto il giorno davanti ad una tv a bere e fumare, che tanto ci stanno papino e mammina che mi passano i soldi a fine mese...
forse sono stata un pò troppo negativa, ma penso che ci dovrebbe fare incazzare anche solo un pò il fatto di essere destinati ad essere ricordati come una massa di immagini pubblicitarie e, invece di stare qui a invidiare e cercare di fare la gara con il '68, che è stato quello che è stato, con i sui pregi e i suoi difetti, dovremmo preoccuparci di quello che lasceremo noi...
il mio pensiero, questa sera, è per marco, che lotta tutti i giorni...che sicuramente è più rivoluzionario di me, perchè ha deciso di rimanere qui giù a combattere...
è per michele, che la domenica deve fare gli straordinari in fabbrica se vuole che gli rinnovino il contratto...
è per emanuela, che ha gli occhi troppo tristi...
è per antonio, che non ce l'ha fatta e un anno fa si è fatto rubare la vita da una dose...
è per me, che questa sera non mi sento proprio un granchè...
è per l'anonimo che ha scritto il nono commento e mi ha fatto venire in mente tante cose belle...
probabilmente il mio commento non è proprio così adatto al tema del blog, così ho deciso di lascirvi con un invito, lo stesso che mi è stato fatto tempo fa da un amico...la sera, sotto le lenzuola, chiedetevi quanto avete vissuto oggi...
...che ricordi..
io aggiungerei che siamo stati la generazione del muretto, della panchina, del parco..perchè ogni ritrovo era buono..non conoscevamo i pubs. la generazione di quelle che per rincasare anche 5 minuti più tardi pur di fare un giro in motorino (il mitico SI, mica altro)con il figo del gruppo (o almeno così credevo) spostavano le lancette in avanti..ed arrivare a casa e dire "il mio orologio" si è fermato.quelli che con i motorini arrivavano alla fiumara.
quelle che sognavano il primo bacio...e non di conoscere uno in una chat. quelli che su quella panchina, in quel parco cantavano "le stelle stanno in cielo...i sogni non lo so...so solo che son pochi quelli che si avverano..sognando un futuro, che allora non ci sembrava così buio. siamo quelli che gridavano "saddam saddam assitt e parlam"..quando la guerra non coinvolgeva il nostro paese. siamo quelle che sognavano di essere "pretty woman", quelli che volevano cogliere "l'attimo fuggente" e gridare "capitano mio capitano"
...insomma le nostre gioie,i nostri divertmenti, i nostri sogni, sono da sempre fatti di piccole e spicciole cose, di attimi vissuti intensamente e semplicemente,che ci hanno permesso di crescere..e continuare a sognare
we allessà, u rspett je la preima cos, ma non credo che qualcuno potrebbe offendersi.W IL BRODETTO
poi sono anche andato sul tuo "BBLOG" ma ci è rimasto solo un nome: alessandra, che tra l'altro è pure sbagliato. Quello giusto è VEEEENYYYYYY.
viva venni, il brodetto di sua zia a ferragosto,e il suo doh
giovane ogni tanto vai a vedere www.flickr.com/photos/ziasabbina/
m'hai messo pure a me???
....ah carogna!!!
ho riflettuto a lungo sul nome di questo blog e sulla possibilità di lasciare un mio contributo, che facesse riferimento a qualcosa di bello...finalmente, oggi, mi è balzata alla mente una delle cose più belle e importanti che abbiamo nel nostro Paese. Strettamente legata alla storia dell'Italia e alla lotta di tante donne e di tanti uomini che hanno combattuto per la liberazione dall'occupazione nazi - fascista. Fortemente voluta dal popolo, nella speranza di un'Italia libera, democratica, paritaria.
Mi rendo conto che descrivere oggi il nostro Paese in questo modo può sembrare un tantino irreale, ma stravolgere completamente e definitivamente la nostra Carta Costituzionale, com'è da proposta del centro destra, è l'ultimo, definitivo schiaffo che possiamo dare alla memoria delle nostre nonne e dei nostri nonni,delle numerose compagne e dei tanti compagni partigiani che hanno abbracciato il fucile e il loro, come il nostro, destino e hanno combattuto anche e soprattutto per chi resta oggi e per chi verrà domani.
La Carta Cistituzionale in vigore dal 1 gennaio del 1948 è, soprattutto, un insieme di valori, di speranze e di sogni di quanti, in quegli anni, sceglievano la vita e la libertà alla schiavitù della dittatura.
Se non lo avete già fatto, vi invito a visitare il sito del comitato promotore www.referendumcostituzionale.org e, magari, a scaricare il filmato da loro prodotto.
Il 25 e il 26 giugno, il nostro rifuito deve essere totale e assoluto...NO!
Viva l'Italia...l'Italia liberata...
PERDÓN
(Pedro Flores)
Perdon, vida de mi vida
Perdon.. si es que te falta amor
Perdon, cariñito amado
Angel adorado
Dame tu perdon
Jamás habra quien se pare
Amor de tu amor el mío
Por que si adoranta el cielo
Es que el amor mío
Pide tu perdon
Si tu sabes que te quiero
Porque tu eres la esperanza
Es la dicha que si alcanzar
Cuando ama, cuando ama
Mi pobre corazón
Estela Raval & Los Panchos version
cazzo e fantastica
PERDÓN
(Pedro Flores)
Perdon, vida de mi vida
Perdon.. si es que te falta amor
Perdon, cariñito amado
Angel adorado
Dame tu perdon
Jamás habra quien se pare
Amor de tu amor el mío
Por que si adoranta el cielo
Es que el amor mío
Pide tu perdon
Si tu sabes que te quiero
Porque tu eres la esperanza
Es la dicha que si alcanzar
Cuando ama, cuando ama
Mi pobre corazón
Estela Raval & Los Panchos version
cazzo è fantastica
vogliamo le foto di molly sul blog. TUTTE SIA CHIARO.
dammi il tempo di scannerizzare...
rikkiò,e poi le dedichiamo un post
vi preannuncio che mollyreporter merita ma anche il soggetto non scherza...
vogliamo anche quelle di sergio con gli occhali gialli
ke belle, tante parole col suono di ricordi indelebili; anch'io sono figlio del 77, sono cresciuto col pane e nutella alle 16, la voglia di cambiare un paese, e alla fine travolto da passioni pericolose che hanno soltanto inaridito la mia strada...grazie per avermi fatto leggere i vostri umori, le vostre idee, le vostre emozioni; siete vivi, io no...io muoio ogni giorno che passa, sono gia morto tante volte che ormai non fa piu' notizia al mio cuore; eppure ogni mattina ardo dal desiderio di rivitalizzare la mia anima, ma alla fine mi ritrovo a fare sempre gli stessi conti con un passato che non rinnego ma che mi ha distrutto; vivete...pero' cavalcate subito l'errore commesso, perche' una volta liberato all'interno dell'anima vi consumera' in silenzio....solo tristezze in liberta'...grazie...continuate a farmi leggere la vita....grazie....
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